.UOMO.DEL.NOVECENTO. [OTNECEVOD.LED.OMOU]

Ascolta JEAN-CLAUDE OBERTO - UOMO.DEL.NOVECENTO [OTNECEVON.LED.OMOU] di Jean-Claude Oberto su #SoundCloud

TRIBAL CABARET - BACKDOOR

I redattori della fanzine TRIBAL CABARET, Daniela Giombini e Dario Calfapietra, risponderanno alle domande di Jean-Claude Oberto, ospiti dello storico negozio di dischi BACKDOOR (attivo dal 1982) del giornalista musicale Maurizio Blatto. 
Verrà ripercorsa la storia di TRIBAL CABARET, dagli inizi negli anni '80 fino alla ripresa delle pubblicazioni avvenuta a dicembre 2022. 
Si parlerà ovviamente anche del nuovo N.9 e della tape compilation allegata.

GAME*OVER

 

gioco a nascondino con il tedio


ma mi annoio


* perché vinco sempre io 

 

MARCO BETTIO. AMNIOTICA

a cura di Daria Jorioz e Gianluca Marziani


Chiesa di San Lorenzo, Aosta

4 novembre 2023 – 24 marzo 2024

Inaugurazione: venerdì 3 novembre, ore 18


L’Assessore ai Beni e Attività culturali, Sistema educativo e Politiche per le relazioni intergenerazionali della Regione Autonoma Valle d’Aosta è lieto di presentare la mostra “Amniotica” di Marco Bettio, ospitata dal 4 novembre 2023 al 24 marzo 2024 presso la Chiesa di San Lorenzo ad Aosta.


La personale, realizzata dalla Struttura Attività espositive e promozione identità culturale e curata da Daria Jorioz e Gianluca Marziani, raccoglie oltre quaranta oli su tela di piccole, medie e grandi dimensioni che compongono una riflessione sulla natura e sul tempo passando attraverso minuziosi ritratti di animali dalla forte valenza simbolica, di paesaggi montani e nature morte. Con l’utilizzo del linguaggio pittorico, Bettio indaga la connessione tra tutte le creature viventi, senza riservare all’uomo una posizione dominante, ma rendendolo semplicemente un essere tra gli altri: uomini, animali e natura – insieme – costituiscono una piccola moltitudine di solitudini che cercano di entrare in relazione tra loro e di convivere, condividendo l’ambiente in cui abitano.


«Gli sguardi e le posture di molti di questi soggetti – spiega l’artista – esprimono le nostre infinite solitudini così come i nostri infiniti tentativi e modalità per uscirne. Altri dipinti invece ci mostrano il loro modo di conviverci. Rimanendo tutti comunque individui. Esseri viventi che condividono la vita sul pianeta.»


La stretta relazione tra le creature rappresentate da Bettio è messa in evidenza dal percorso di mostra, che l’artista ha voluto costruire con particolare attenzione: gli asini, i topolini, le scimmie che popolano le tele interagiscono attraverso un gioco di sguardi che si rimandano l’uno l’altro come riflessi tra specchi.


L’invisibile trama che tali sguardi tessono nello spazio espositivo possono far percepire i singoli lavori come elementi di un’unica grande installazione e rendono tangibile e vitale quello spazio apparentemente vuoto che si frappone tra le opere e, metaforicamente, tra tutte le creature del mondo: quel “vuoto” è per Bettio molto simile a quella linfa generatrice di vita dalla quale nasciamo, quel liquido amniotico cui il titolo della mostra fa riferimento.


«Amniotica – spiega infatti la curatrice Daria Jorioz – rinvia al liquido vitale, alla fluttuazione, al galleggiamento, alla sospensione, alla linfa generatrice, al mistero della vita.»


Nascono invece come un rituale, un tentativo di fermare il tempo e il percepito cogliendo la bellezza racchiusa nella quotidianità, le opere del ciclo “Desiderio”: nature morte minuziose e dettagliate che raccontano momenti di vita vissuta,  momenti intimi, condivisi dapprima solo con la compagna di vita (e di arte) Sarah Ledda, diventate poi un gruppo di opere che ritraggono la piccola pasticceria passata attraverso il loro tempo (e quindi il loro corpo) nel tentativo di farne qualcosa di pittoricamente prezioso.


Nel suo testo in catalogo, il curatore Gianluca Marziani scrive: «…d’improvviso ecco alcuni dolci e oggetti che stuzzicano il palato, come spicchi di un passaggio prossimo o di un’esperienza accaduta, un seme della presenza umana che si rivela con queste tracce alimentari, impregnate di materia corporea ma ormai sospese nella metafisica di una pittura che sta disegnando il profilo dei nostri sentimenti atavici.»


La mostra, oltre alla pittura, dà spazio alla poesia, al teatro e alla musica, forme d’arte che fanno parte del processo creativo dell’artista: ad arricchire l’allestimento vi è infatti un video, diretto dal regista aostano Luca Bich, che racconta la creazione di un’opera di Bettio, esposta in mostra sotto teca, accompagnato dalla teatrale voce narrante del poeta Jean-Claude Oberto anche lui di Aosta. Nel corso della rassegna, inoltre, è previsto un evento musicale alla presenza del compositore Christian Thoma.


La mostra “Amniotica” è il risultato di un percorso, a volte solitario e altre condiviso, che Marco Bettio trasforma in pittura, coniugando intuizione e pensiero razionale, ritualità gestuale e indagine sul mondo.


La rassegna è accompagnata da un catalogo edito dalla Tipografia Valdostana, con testi di Daria Jorioz, Gianluca Marziani e Marco Bettio.


https://www.regione.vda.it/cultura/mostre_musei/musei/san_lorenzo_expo/archivio_2023/bettio_i.aspx

RAMMENDI AMBIENTALI

Riparazioni simboliche nell’arte contemporanea


L’Assessorato dei Beni e Attività culturali, Sistema educativo e Politiche per le relazioni intergenerazionali informa che dal 29 ottobre 2023 al 4 febbraio 2024, il Castello Gamba di Châtillon, Museo di arte moderna e contemporanea della Valle d’Aosta, accoglierà la mostra dal titolo Rammendi ambientali. Riparazioni simboliche nell’arte contemporanea.


L’esposizione sarà inaugurata sabato 28 ottobre alle ore 10,30 con una performance della fiber artist Gloria Campriani accompagnata dalla musica di Paolo Zampini, da cui deriverà un’opera che resterà visibile nel parco del Castello Gamba per tutto il periodo della mostra.

Curata da Gabriella Anedi, storica dell’arte e gallerista attiva nel settore della Fiber Art, l’esposizione intende invitare lo spettatore a guardare con empatia agli squilibri ambientali che, se pur focalizzati su particolari situazioni individuate in Valle d’Aosta, si possono leggere come modelli di alterazioni universali.
Il titolo della mostra, infatti, Rammendi ambientali, apre subito diversi scenari che abbracciano il mondo del tessuto e allo stesso tempo la natura che ci circonda. Elementi che dialogano e si intrecciano per raccontare l’eterno lavorare della natura nel tempo e il suo rapporto con l’umanità.

Ai nove artisti coinvolti, è stato chiesto quindi di comunicare una coscienza etica e una progettualità simbolica, premesse imprescindibili di ogni intervento su un bene comune.
Tra molteplici materiali tessili e innumerevoli stimoli sonori, visivi e tattili, la mostra accoglie le opere di Piera Antonelli, Pietrina Atzori, Romilda Boccia, Mariagiovanna Casagrande, Daniele De Giorgis, Daniela Evangelisti, Brenno Franceschi, Chicco Margaroli, Emilia Persenico.

L’esposizione, visitabile dal martedì alla domenica con orario 10.00-17.00, è accompagnata da un catalogo con la grafica di Pier Francesco Grizi e i testi critici di Gabriella Anedi, Bruno Besana, Gaia Bindi, Michele Musso, Jean-Claude Oberto, Luana Usel e Viviana Maria Vallet.

PLANCTON - INTERVISTA A JEAN-CLAUDE OBERTO IN OCCASIONE DEL SEMINARIO SULLA NASCITA DELLA MUSICA INDUSTRIALE

RADIO SPAZIO IVREA

PLANCTON - INTERVISTA A JEAN-CLAUDE OBERTO IN OCCASIONE DEL SEMINARIO SULLA NASCITA DELLA MUSICA INDUSTRIALE

DANIELA NEGRO, BRUNO COSSANO 

07/10/2023 

http://www.radiospazioivrea.it/podcast/intervista-a-jean-claude-oberto-in-occasione-del-seminario-sulla-nascita-della-musica-industriale/#proradio-scroller-cue

La nascita e lo sviluppo della Musica Industriale


Sabato 7 ottobre 2023, a Ivrea, alle ore 17.00, alla conferenza "La nascita e lo sviluppo della Musica Industriale" presenzierà anche Jean-Claude Oberto, costruttore di sequenze verbali, attivo nell'esplorazione della parola nei suoi valori fono-simbolici, dialogando con Bruno Cossano, pioniere della sperimentazione post-industriale italiana, intorno al fermento (contro)culturale dei primi anni Ottanta, dallo scenario eporediese alle collaborazioni internazionali.

Frammenti poetici di Jean-Claude Oberto negli interstizi di stimati musicisti

Ascolta la playlist Frammenti poetici di Jean-Claude Oberto negli interstizi di stimati musicisti 
di Jean-Claude Oberto su #SoundCloud

Un ringraziamento particolare a Riccardo Mazza per aver accolto, a più riprese, i miei frammenti poetici nelle sue incommensurabili sperimentazioni. 

E COSÌ SIA

 
 
"E COSÌ SIA": un estemporaneo recupero di antiche sperimentazioni, candidamente "lo-fi": nastri, radiofrequenze e un breve testo poetico - come mantra - nella Torino di metà anni Novanta. L’attesa della fine - del secolo e del millennio - in poco più di otto minuti di rumore, frammisto giusto a qualche parola, negli interstizi delle onde sonore. In ultimo, un omaggio sentito ai primissimi lavori, rigorosamente su cassetta, dell’eporediese Bruno Cossano.

Racoltübia3

Due ore tonde di sonorità sui generis, pulsazioni elettroniche, riletture coraggiose.

https://open.spotify.com/playlist/29KEb5EekJC3fjx4lzVERd?si=6bb5a96a79d04afc

Racoltübia2

Tra gli anni Ottanta e l'incerto presente, schizzi di punk. 

Come sotto una pioggia d'acquaragia.

 https://open.spotify.com/playlist/6asfQPCgbJLkhGALDOKzeg?si=c9283712e29143ae

Racoltübia1

Raccolta di brani spigolosi, talvolta meccanici, stralunati e graffianti anzichenò. 

Selezione a cura di JCO.

https://open.spotify.com/playlist/3CnlahGnQ1xUf5BDHg8NyN?si=a01da78c67be4bd0

SUDADIOGIUDABESTIA - RADIO PODEROSA

NON TUTTI I MAESTRI VENGONO PER NUOCERE 
 
Jean-Claude Oberto si racconta in un podcast pensato e prodotto da Stefano Giaccone...
 

I PODCAST DI GAETANO LO PRESTI - SAPORE D’ESTATE - JEAN-CLAUDE OBERTO

I PODCAST DI GAETANO LO PRESTI - SAPORE D'ESTATE

PODCAST N. 43: JEAN-CLAUDE OBERTO - Un uomo del Novecento costruttore di sequenze verbali

https://open.spotify.com/episode/08j5ARavjdqwdHMNKXweB2?si=b2460f4fbf1249a

https://www.spreaker.com/user/loprestigaetano/43-oberto-jean-claude

FIBER ART AND... THE CITY - FINISSAGE

FIBER ART AND... THE CITY 

 

FINISSAGE

7 APRILE H. 18.20

 

APERTURA PROROGATA FINO AL 13.4.22

 


FIBER ART AND... THE CITY

 

Mostra collettiva FIBER ART AND... THE CITY a Milano

 

Dal 24 febbraio al 7 aprile 2022 presso un'antica oreficeria, in via Emilio Caldara 13, ristrutturata da Motel D a Milano, si volgerà la mostra "FIBER ART AND... THE CITY" a cura di Gabriella Anedi, storica dell'arte e curatrice milanese, in collaborazione con Motel D e @Kooness.com

 

ASSALTO AL CASTELLO

14 artisti valdostani conquistano il Museo Gamba

 

Castello Gamba di Châtillon - Museo d’arte moderna e contemporanea in Valle d’Aosta

23 ottobre 2020 - 2 giugno 2021

 

Un progetto di Casa Testori, a cura di Davide Dall’Ombra.

L’esposizione costituisce un progetto di dialogo tra arte contemporanea e collezione storica, un’occupazione, pacifica ma decisa, da parte di artisti che accettano la sfida  e il confronto con importanti maestri presenti nel Museo, da Mario Schifano a Felice Casorati, da Renato Guttuso a Lucio Fontana.

 

https://www.castellogamba.vda.it/mostre/archivio_mostre/assalto_al_castello_2020_i.aspx