RAMMENDI AMBIENTALI

Riparazioni simboliche nell’arte contemporanea


L’Assessorato dei Beni e Attività culturali, Sistema educativo e Politiche per le relazioni intergenerazionali informa che dal 29 ottobre 2023 al 4 febbraio 2024, il Castello Gamba di Châtillon, Museo di arte moderna e contemporanea della Valle d’Aosta, accoglierà la mostra dal titolo Rammendi ambientali. Riparazioni simboliche nell’arte contemporanea.


L’esposizione sarà inaugurata sabato 28 ottobre alle ore 10,30 con una performance della fiber artist Gloria Campriani accompagnata dalla musica di Paolo Zampini, da cui deriverà un’opera che resterà visibile nel parco del Castello Gamba per tutto il periodo della mostra.

Curata da Gabriella Anedi, storica dell’arte e gallerista attiva nel settore della Fiber Art, l’esposizione intende invitare lo spettatore a guardare con empatia agli squilibri ambientali che, se pur focalizzati su particolari situazioni individuate in Valle d’Aosta, si possono leggere come modelli di alterazioni universali.
Il titolo della mostra, infatti, Rammendi ambientali, apre subito diversi scenari che abbracciano il mondo del tessuto e allo stesso tempo la natura che ci circonda. Elementi che dialogano e si intrecciano per raccontare l’eterno lavorare della natura nel tempo e il suo rapporto con l’umanità.

Ai nove artisti coinvolti, è stato chiesto quindi di comunicare una coscienza etica e una progettualità simbolica, premesse imprescindibili di ogni intervento su un bene comune.
Tra molteplici materiali tessili e innumerevoli stimoli sonori, visivi e tattili, la mostra accoglie le opere di Piera Antonelli, Pietrina Atzori, Romilda Boccia, Mariagiovanna Casagrande, Daniele De Giorgis, Daniela Evangelisti, Brenno Franceschi, Chicco Margaroli, Emilia Persenico.

L’esposizione, visitabile dal martedì alla domenica con orario 10.00-17.00, è accompagnata da un catalogo con la grafica di Pier Francesco Grizi e i testi critici di Gabriella Anedi, Bruno Besana, Gaia Bindi, Michele Musso, Jean-Claude Oberto, Luana Usel e Viviana Maria Vallet.